Il Fisco sta controllando attentamente queste operazioni bancarie: fai attenzione se non vuoi far scattare i controlli.
Dopo la pausa di agosto per le richieste di pagamento meno gravi, il Fisco è ritornato alla carica con molti contribuenti: a partire da questo settembre, infatti, sono ritornate le comunicazioni per avvisi bonari, lettere di compliance, avvisi sugli esiti dei controlli e sulle dichiarazioni presentate e le richieste di documentazione non legate a controlli o rimborsi Iva.

Molti cittadini, proprio in questi giorni, potrebbero quindi trovarsi sollecitati ad effettuare dei pagamenti; non di certo il massimo ritornati dalle vacanze, ma è comunque qualcosa che andava preventivato.
Oltre a pagare le tasse e altre imposte, i cittadini dovrebbero però stare attenti anche al tipo di operazioni bancarie effettuate: ecco quali sono quelle che stanno facendo scattare i controlli, bisogna fare davvero molta attenzione per non imbattersi in sanzioni.
Le operazioni bancarie monitorate dal Fisco: la lotta all’evasione
Stando a quanto riportato da Brocardi, nell’ultimo periodo l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate sarebbe tutta verso i conti bancari dei contribuenti; sono questi, infatti, i “luoghi” che possono nascondere al Fisco delle eventuali somme non dichiarate, spesso vittime di controlli e vere e proprie verifiche approfondite (nei casi che appaiono più complessi). Come spiega la fonte, tra i casi più controllati dal Fisco ci sono i depositi di denaro, soprattutto se di somme ingenti; una grande quantità di denaro contante, infatti, potrebbe essere sinonimo di qualche attività illecita (come evasione o riciclaggio) in atto.

Anche frazionare i versamenti di somme ingenti è un movimento piuttosto sospetto per l’Agenzia delle Entrate e, anzi, è ciò che più attira la sua attenzione. Anche un continuo passaggio di denaro fra conti correnti (con prelievi immediati e nessun accumulo effettivo di fondi) possono far scattare l’allarme negli uffici del Fisco; in questo caso, non si guarda solamente alla somma, ma alla logica degli spostamenti e alla coerenza rispetto alla possibilità economica del cittadino in questione.
Il Fisco controlla ogni cosa, dal reddito dichiarato fino al patrimonio e attività economiche; ogni movimento deve quindi essere giustificato, così come trasferimenti di denaro superiori a determinate cifre (5.000 euro) devono essere comunicati. Come in ogni altro settore, l’unico modo per prevenire controlli è la trasparenza: il contribuente deve essere in grado di spiegare ogni transazione, provando (nel caso fosse richiesto) che i soldi non provengono da nessuna attività illecita, o comunque non sono soggetti a tassazione.