La nuova rottamazione porta rate fino ad 8 anni per estinguere i propri debiti: ecco come funziona e come attivarla.
Buone notizie per chi ha dei debiti pendenti con l’Agenzia delle Entrate: proseguendo sulla scia di questi ultimi anni, il governo sta ultimando una nuova formula per agevolare i carichi pendenti dei cittadini con il Fisco, permettendogli di saldare i loro debiti (e dunque recuperando credito per le casse dello Stato) in maniera meno pressante.
Dopo la sanatoria concepita nel 2023, chiamata “rottamazione quater”, si sta ora definendo una nuova misura che verrà introdotta nella prossima legge di bilancio e sarà valida a partire dal 2026: la “rottamazione quinquies”.
Al momento non sono stati comunicati i dettagli ufficiali, ma il Ministro dell’Economia e Finanze ne ha garantito la presenza nella prossima legge di bilancio e, secondo quanto trapelato, dovrebbe portare le rate per estinguere il debito fino ad otto anni.
Stando a quanto riportato anche da Brocardi, la “rottamazione quinquies” dovrebbe funzionare esattamente come le precedenti, anche se verranno introdotte alcune modifiche; nello specifico, se da una parte viene messa al centro l’esigenza dello Stato di riscuotere tributi insoluti, dall’altra si cerca di incoraggiare i contribuenti, con misure specifiche, a saldare il debito. Con questa nuova sanatoria le rate del pagamento potrebbero arrivare fino ad otto anni, con un massimo di 96 rate e soglie minime di importo.
L’accesso a questa misura dovrebbe essere vincolato dall’effettiva somma del debito: per importi minimi, una rateizzazione così lunga non sarebbe funzionale. Dovrebbero essere esclusi dalla “rottamazione quinquies” anche le sanzioni amministrative derivanti da violazioni del codice della strada, o i crediti non compresi nell’attività di riscossione affidata ad Agenzia delle Entrate-Riscossione (cioè i debiti di natura non tributaria).
Potranno accedere a questa misura tutti i contribuenti, a patto che non abbiano obblighi insoluti con le precedenti rottamazioni; questo vincolo vuole preservare l’integrità dei contribuenti e non agevolare chi invece, in malafede, accede alle varie sanatorie senza il vero interesse di saldare il suo debito.
Aderendo alla “rottamazione quinquies”, il debitore ottiene la sospensione dei termini di prescrizione e di decadenza, oltre alla sospensione delle procedure esecutive e cautelari in corso; seguendo il piano concordato, è possibile estinguere il debito residuo e riportare la propria situazione col Fisco in regolarità. Con la prossima legge di bilancio, comunque, sapremo gli effettivi dettagli specifici e ufficiali di questa misura, già attesa da molti contribuenti in difficoltà.
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