Si può andare in pensione a 61 anni di età ed è questo che stanno facendo in molti: ecco come farlo anche tu.
Ci sono molte persone che stanno andando in pensione a 61 anni. Niente di strano: in tanti possono farlo senza alcun problema. Nel 2025, infatti, ci sono possibilità concrete per chi compirà nell’anno 61 anni di età, di poter lasciare il mondo del lavoro.

61 anni dunque bastano per la pensione ed ecco chi potrà uscire a questa età con le varie misure che il sistema pensionistico prevede.
Tutti i modi per andare in pensione a 61 anni
Chi compirà 61 anni di età nel 2026 avrà la possibilità di andare in pensione. Esistono alcune situazioni infatti che lo rendono possibile come l’Opzione donna, una misura che sarà confermata anche nel 2026, e forse persino rafforzata.

Con Opzione donna, però, occorre accettare il ricalcolo contributivo della pensione, che può comportare tagli significativi all’importo. L’uscita dal mondo del lavoro però può avvenire già a 59, 60 o 61 anni, in base a diversi fattori. Come requisito è necessario avere almeno 35 anni di contributi. Sia età che contribuzione devono essere perfezionati entro la fine dell’anno precedente la decorrenza della pensione. Le categorie ammesse oggi (ma potrebbero cambiare delle cose a riguardo), sono:
- invalide almeno al 74%
- caregiver che da almeno 6 mesi assistono un parente disabile grave
- donne licenziate o addette di grandi aziende coinvolte in tavoli ministeriali di gestione delle crisi
Per l’uscita con Opzione donna occorrono almeno 59 anni di età, ma con regole differenziate:
- invalide e caregiver con più di un figlio possono uscire già a 59 anni
- con un solo figlio, serve avere almeno 60 anni entro il 31 dicembre dell’anno precedente
- senza figli, l’età sale a 61 anni.
Altre possibilità per andare in pensione a 61 anni sono:
- pensione anticipata ordinaria: si raggiunge con 42 anni e 10 mesi di contributi (per le donne 41 anni e 10 mesi)
- quota 41 per lavoratori precoci: servono 41 anni di contributi, di cui almeno uno versato prima dei 19 anni di età. È una misura riservata a categorie specifiche:
- invalidi almeno al 74%
- caregiver che assistono da almeno 6 mesi un familiare disabile grave
- disoccupati che hanno terminato da almeno 3 mesi la NASpI
- addetti a lavori gravosi o usuranti.
Oppure c’è la pensione di vecchiaia anticipata per invalidità pensionabile, che prevede almeno 20 anni di contributi. Per gli uomini l’età minima è di 61 anni mentre per le donne sono i 56 anni. Ma è necessario avere un grado di invalidità pari almeno all’80%, riferito alla riduzione della capacità lavorativa nello specifico lavoro svolto dal richiedente. Si parla infatti di invalidità pensionabile e non civile o generica. Quindi queste sono tutte le possibilità previste per chi intende andare in pensione a 61 anni.