Nuova stretta contro la pirateria, questa volta verso quei siti in cui sono contenuti interi database di film e serie tv coperte da copyright: siamo verso la fine dell’epoca dei film gratis sul web?
La lotta alla pirateria va avanti ormai da decine di anni ed ha vissuto momenti di forte difficoltà quando la diffusione dei canali web ha permesso di creare enormi archivi di contenuti piratati. La mole di siti che consentiva la visione in streaming di contenuti illegali era tale da rendere complicato stare al passo, per un sito chiuso ne aprivano altri due, un po’ come le teste dell’idra.
Al fine di dare più chance agli organi di controllo e di tutela dei diritti di trasmissione, qualche anno fa è stata approvata una legge quadro contro la pirateria sul web, legge che ha dato vita al Piracy Shield e che ha permesso ad Agcom di agire tempestivamente in seguito alla segnalazione di trasmissione di contenuti coperti da diritti da parte di siti non autorizzati.
Nei primi anni questo strumento è stato utilizzato principalmente per bloccare quei contenuti trasmessi in diretta e dunque rivolto principalmente al blocco dei siti che offrivano illegalmente la visione di eventi sportivi. L’obiettivo principale è quello di smantellare la rete criminale dietro al “pezzotto” e contemporaneamente oscurare tutti quei siti web che offrono un servizio simile.
In questi primi anni lo scudo contro la pirateria ha funzionato a fasi alterne. In effetti Agcom riesce a bloccare rapidamente i siti segnalati, ma per il momento il provvedimento causa problematiche solo temporanee, visto che nuovi siti spuntano ancora come funghi e chi gestisce il “pezzotto” riesce comunque a offrire il suo servizio illegale.
Agcom dichiara guerra ai siti di streaming illegale di film e serie tv
Durante la prossima stagione il Piracy Shield dovrebbe essere maggiormente efficace contro i siti web illegali, poiché gli accordi stretti con Google e Nord Vpn consentiranno di agire più rapidamente e soprattutto di bloccare i tentativi di aggiramento degli oscuramenti operati. Ma la maggiore operatività dello scudo anti pirateria sugli eventi live non sarà l’unica novità.
Nei prossimi mesi ci sarà una maggiore concentrazione di forze per bloccare anche quei siti che offrono milioni di contenuti in streaming, tra film, serie tv, documentari e programmi. Si tratta di enormi database in cui è possibile trovare praticamente tutto ciò che esce sulle piattaforme di streaming ufficiali come Diney +, Netflix, Now e Prime Video.
Il più noto e problematico si chiama Streaming Community, un portale che colleziona al suo interno tutta l’offerta delle varie piattaforme streaming e che possiede un menu di navigazione che è in tutto e per tutto simile a quello che si può utilizzare su Netflix. Nonostante le tante segnalazioni e i tanti tentativi di bloccare il servizio illecito, in questi anni è stato impossibile far chiudere definitivamente il sito, questa volta Agcom riuscirà finalmente nell’impresa?