Nell’acqua e nel vino che beviamo ci sono tanti pesticidi che possono causare seri danni alla salute.
Fra le bevande che portiamo tutti i giorni in tavola ci sono indubbiamente acqua e vino. Non possiamo non idratarci tutti i giorni bevendo acqua e c’è chi non si fa mancare mai anche un bicchiere di vino a tavola o se lo concede nei momenti di socialità o al ristorante. Purtroppo però è allarmante sapere che proprio queste sono contaminate da pesticidi che possono causare danni permanenti alla salute.

Dobbiamo fare dunque più attenzione all’acqua e al vino che consumiamo perché possono contenere sostanze pericolose che ingeriamo senza saperlo.
Acqua e vino contaminati da pesticidi: cosa sapere
L’allarme sui pesticidi in acqua e vino è stato lanciato da PAN Europe, organizzazione specializzata negli studi sull’uso dei pesticidi nell’agricoltura europea. Queste sostanze sono molto pericolose e ormai si trovano ovunque: dalla frutta alla verdura, dall’olio fino all’acqua e al vino. Non ce lo aspetteremmo mai ma i pesticidi ci sono pure in queste bevande.

Gli esperti, durante le ultime rilevazioni hanno trovato nelle bevande delle tracce considerevoli di acido trifluoroacetico (TFA), un contaminante tossico e persistente che, secondo molte ricerche scientifiche, potrebbe causare danni seri all’organismo umano. Il TFA è una sostanza che non si degrada e tende ad accumularsi principalmente nei liquidi come acqua e vino.
PAN Europe ha analizzato campioni di acqua potabile, acqua minerale e acqua piovana in 10 dei più importanti Paesi Europei e in quasi tutti i campioni sono stati rintracciati TFA, spesso anche oltre i limiti ritenuti pericolosi. Il 94% dei rubinetti sono risultati contaminati come il 66% delle acque vendute nelle bottiglie di plastica. E la questione riguarda anche il vino.
Nei campioni provenienti da vini di annate precedenti non è stata rilevata nessuna traccia di pesticidi (quindi si evince che nel tempo la produzione agricola è diventata meno sostenibile ed è aumentato l’uso di sostanze pericolose nelle vigne). Proprio per questo motivo molti Paesi Europei, e anche l’Italia, stanno iniziando a imporre delle misure per ridurre l’uso dei pesticidi.
Per esempio in Germania, l’UBA, l’agenzia per l’ambiente ha proposto di inserire il TFA tra le sostanze pericolose per l’apparato riproduttivo. Il Governo Italiano ha fissato di recente, per la prima volta, dei limiti all’utilizzo di sostanze classificate come PFAS, tra cui, appunto, il TFA. La Commissione Europea, poi, sta valutando la possibilità di vietare quasi totalmente i PFAS proprio per tutelare i consumatori.