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2Pay: app di pagamenti da cellulare per dispositivi iOs e Android

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A beneficiare di queste nuove modalità di pagamento saranno i consumatori, per cui non ci sono oneri di commissione, ma anche i commercianti a cui vengono addebitati solo due centesimi di euro per operazione.

2Pay, app mobile per dispositivi iOs e Android è un sistema di pagamento mobile ed anche uno strumento per effettuare trasferimenti di denaro in tempo reale a costo zero e direttamente dal cellulare, utilizzando come “Iban” il proprio numero di telefono.

Questo sistema di pagamento è stato realizzato dalla IMEL s.r.l. un’azienda startup italiana con sede a Padova, che è riuscita a raccogliere più di 2 milioni di euro da investitori privati.

2Pay si inserisce tra le altre app di pagamenti elettronici, come Google Wallet e PayPal e Apple Pay e tra le app per l’invio di denaro da uno smartphone all’altro, come ad esempio Satispay, iniziativa realizzata da un’altra startup italiana.

A beneficiare di queste nuove modalità di pagamento saranno i consumatori, per cui non ci sono oneri di commissione, ma anche i commercianti a cui vengono addebitati solo due centesimi di euro per operazione, poiché potranno utilizzarlo come canale digitale per incrementare le vendite online.

Per poter pagare con 2Pay bisogna scarica gratuitamente l’app sul proprio smartphone e registrarsi inserendo il proprio numero di telefono; una volta che l’app è stata scaricata e completata la registrazione, il servizio genera un Iban 2Pay certificato  rilasciato dall’Istituto di Moneta Elettronica autorizzato e controllato dalla Banca d’Italia che corrisponde al numero di cellulare ed a cui dovrà essere aggiunto un codice di sicurezza.

Le transazioni avvengono infatti in modo molto semplice, inserendo il numero di cellulare di chi deve ricevere i soldi ed il proprio pin di sicurezza. Se non si vuole rendere nota la propria utenza mobile, o se non c’è collegamento telefonico, è possibile generare codici QR univoci e con importo predefinito da mostrare al commerciante che leggerà il telefonino come se fosse un codice a barre. Gli utenti dovranno quindi cercare i punti vendita convenzionati con 2Pay, poiché acquistando da loro si riceve un cashback da usare ovunque.

I responsabili di 2Pay affermano che il vero valore aggiunto di 2Pay consiste proprio nel fatto di essere un circuito di moneta elettronica piuttosto orientato alla logica del network e del “cashback”, che consente ai propri utenti di guadagnare acquistando  dagli esercenti convenzionati tramite il rimborso di una parte del prezzo pagato per l’acquisto.

Il responsabile 2Pay, Daniele Bernardi,  spiega che “una percentuale sull’importo speso verrà immediatamente accreditato sul conto 2Pay per ogni acquisto effettuato” e che l’obiettivo è quello di “aumentare la fidelizzazione del cliente e di conseguenza le vendite, con la possibilità di restituire immediatamente uno sconto al cliente”.

E’ previsto un altro incentivo per gli utenti che intendono condividere l’esperienza d’acquisto sui propri canali Social, dando un’ulteriore visibilità al merchant.

Questo sistema di pagamento fa diventare l’applicazione una specie di carta prepagata, che viene ricaricata con il proprio conto corrente bancario tramite bonifico, o da chiunque possieda un conto 2Pay, ma senza passare attraverso le banche e senza l’obbligo di inserire i propri dati sensibili in Rete.

L’azienda sostiene che “oggi cambia il mondo delle transazioni finanziarie ed è finita l’era per cui bisogna pagare grandi commissioni per ricevere denaro”. Nel 2014 in Italia le carte bancomat attive erano 43 milioni, le prepagate 19 milioni, mentre le carte di credito ammontavano a 13 milioni; ma 2Pay vuole arrivare a 50mila conti attivi entro fine 2015, con un fatturato di almeno 3 milioni di euro.

Il business della startup consiste nel sistema di cashback e degli sconti correlati agli acquisti effettuati nei negozi dei merchant ed andati a buon fine, su cui 2Pay riceverà una commissione dell’1%. Quindi 2Pay dovrà cercare di coinvolgere il maggior numero di persone interessate all’utilizzo degli strumenti digitali in chiave marketing. 

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