Anonymous colpisce ancora: hackerato il social network russo VKontakte

Anche VKontakte finisce nelle mani degli Anonymous. Stiamo parlando del social network maggiormente utilizzato in tutta la Russia

Poche ore dopo l’invasione russa in Ucraina, il gruppo Anonymous si era fatto sentire minacciando azioni immediate nei confronti della Federazione Russia. Ed effettivamente così è stato. Basti pensare ai siti di informazione Russia Today e Sputnik, oltre ai portali delle principali istituzioni. Tutti finiti nelle mani degli hacker.

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Anche il social network russo VK è finito nelle mani del gruppo di hacker Anonymous (Adobe Stock)

È ora arrivato il turno di VKontakte, il social network maggiormente diffuso ed utilizzato in Russia. Fondato da Pavel Durov, è un contenitore di funzionalità e informazioni comuni ai social d’occidente. Dopo aver violato l’account ufficiale di VK, gli Anonymous avrebbero diffuso notizie sulla guerra in Ucraina per contrastare la propaganda russa.

Anonymous hackera VK: “Oltre 5000 civili sono stati uccisi”

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La piattaforma sta venendo utilizzata per diffondere notizie relative all’andamento della guerra in Ucraina (Pixabay)

Un colpo molto importante quello messo a segno dal gruppo Anonymous. VKontakte è la piattaforma social di gran lunga più utilizzata su suolo russo, con milioni di utenti che ogni giorno ci navigano in cerca di informazioni o per condividere contenuti propri. “Oltre 5000 civili sono stati uccisi, almeno 100 erano bambini. L’esercito russo sta fallendo, più di 11000 vostri connazionali sono già morti in Ucraina” si legge in uno dei tanti post pubblicati da Anonymous tramite il canale ufficiale di VK.

Intanto la censura e la propaganda russa stanno continuando a colpire la popolazione. Moltissimi russi si sono armati di VPN per cercare di eludere i controlli ed accedere all’informazione libera. Stando a quanto si legge, in queste ultime settimane c’è stato un picco di download in Russia da record. Il governo sta cercando in ogni modo di fermare questo fenomeno, innanzitutto dando vita a software ad hoc. Avrebbe inoltre dichiarato di aver neutralizzato più di 20 diverse VPN, molte delle quali diffuse su Play Store di Google e App Store di Apple. Vedremo cosa succederà nelle prossime settimane e a quali altre mosse sta pensando il collettivo di hacker Anonymous.

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