Il fenomeno Wiko alla prova del Belpaese

Il mercato mobile italiano ha da qualche giorno un nuovo protagonista: il suo nome è Wiko, un gruppo hi-tech franco-cinese con base a Marsiglia e centro produttivo a Shenzhen.

Il mercato mobile italiano ha da qualche giorno un nuovo protagonista: il suo nome è Wiko, un gruppo hi-tech franco-cinese (secondo alcuni, cinese e basta) con base a Marsiglia e centro produttivo a Shenzhen.

Anche se nel Bel Paese è ancora poco noto, oltralpe Wiko risulta tra i brand della telefonia più apprezzati: in Francia, infatti, gli smartphone Wiko sono riusciti in appena 2 anni a raggiungere la terza posizione nella classifica delle vendite.

Il principale punto di forza dei device Wiko è probabilmente rappresentato dall’ottimo rapporto qualità-prezzo: con 279 euro è possibile regalarsi il nuovo Darkfull Hell, phablet top di gamma della compagnia con display LCD da 5 pollici, processore MediaTek quad-core, fotocamera principale da 13 Megapixel, supporto dual-SIM, sistema operativo Android e cover in alluminio.

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